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12 giugno - 31 dicembre 2011



mostre e artisti
a Genova
2010 - 2011



-  Flavio Costantini
    al Museo Luzzati


-  Cambiare il mondo
    con un vaso di fiori


-  Giuliano Galletta
    Il museo del caos


-  Florence Henri
    all'Hotel des Arts di Tolone


-  Mediterraneo
    da Courbet a Matisse


-  Rolando Mignani
    tra segno e simbolo


-  Jeune Création Européenne
    a Genova


-  Mario Rocca
    da Cristina Busi


-  Arte da Taiwan

-  La Biennale decentrata
    di Vittorio Sgarbi


-  Angelo Gualco
    Portrait of the artist
    as Mickey Mouse


-  Selim Abdullah
    Come andar per mare
    pieno di pesci


-  Quella foresta metaforica
    nell'arte di Colombara


-  Ghiglione autobiografico

-  Riccarda Montenero
    Libre Circulation


-  L'arte di Caviglia
    dagli anni '70


-  Anna Ramenghi
    Stanze di Eros


-  Maria Rebecca Ballestra
    cabiando prospettive


-  Pino Rando
    La nave dei giganti


-  Laura Mascardi
    Il mare di tutte le stagioni




 

SELIM
Come andar per mare pieno di pesci

Commenda di San Giovanni di Prè
dal 19 marzo al 5 maggio 2011


Nello storico edificio della Commenda, sin dalla seconda metà del XII secolo i confratelli dell'ordine gerosolimitano di San Giovanni Battista ospitavano e prestavano cure a infermi, pellegrini, mercanti e cavalieri in partenza o in arrivo dalla Palestina e da altri paesi d'oltremare. Questa vocazione, unita alla severa bellezza del palazzo, ne fanno il luogo ideale per accogliere la mostra - un'antologica delle sculture e del lavoro pittorico realizzato fra il 1991 e il 2010 - che Selim Abdullah dedica al tema quanto mai attuale del viaggio, delle migrazioni e della convivenza umana, sotto il segno unificante della cultura e dell'arte.
Nelle vicende che rappresenta nelle sue opere, l'artista è stato coinvolto, seppure in forma non traumatica, in prima persona. Nato a Bagdad nel 1950, nel 1975 approda in Italia, per frequentare l'Accademia di Belle arti di Firenze. Nel 1981 si trasferisce a Besazio, nel Canton Ticino. Ma il suo lavoro lo porta frequentemente a Parigi e in molte altre città europee, in un percorso di scoperta nel quale la scoperta dei caratteri dei luoghi si accompagna al confronto con le forme che ne sono scaturite: la grandiosità del Rinascimento toscano, la vibrazione luministica del modellato di Medardo Rosso, la forza espressiva di Rodin, le figure tormentate di Giacometti.
La rassegna si apre, al piano terra, con un bronzo di forte impatto simbolico: "Xenos" (2009), dove lo "straniero" da cui l'opera prende il titolo viene effigiato come una sorta di kouros greco, un giovane - sul cui volto aleggia un sorriso arcaico - che regge nelle mani due piccole statue, l'una di ascendenza assira, l'altra di forme rinascimentali.
Altre figure monumentali scandiscono gli spazi del piano alto, riverberandosi nelle ombre dei grandi dipinti alle pareti. Ad esse si affiancano minute folle di personaggi intenti a lottare contro pesi soverchianti, a marciare verso una meta lontana o raggruppati sulla tolda, oscillante nel vuoto, di un'imbarcazione.
"Selim è consapevole dell'impossibilità della scultura, oggi, a dispiegarsi in forme di racconto. Eppure non rinuncia al costante rimando alla realtà della storia", scrive Gianfranco Bruno nel catalogo, arricchito dai contributi di Giovanna Rotondi Terminiello e di Mario Marcenaro. "L'artista affronta i temi dell'attraversamento e del viaggio, drammatica meditazione sulla ferita che squassa genti e paesi, che ineludibilmente offende la coscienza dell'uomo consapevole".
Ma al di là della temperie tragica che le investe, le opere di Selim evocano attraverso la tematica del viaggio una gamma più ampia di suggestioni che affonda le radici nel profondo dell'esperienza umana: la prova, la scoperta, la trasformazione, la speranza di un'esistenza libera in cui ciascuno sappia - secondo l'espressione che dà il titolo alla mostra - "come andar per mare pieno di pesci".

[Sandro Ricaldone, 28/3/2011]