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30 aprile - 30 giugno 2012



Elezioni amministrative:
cultura e programmi.

Accademia Ligustica in crisi

Mostre e Recensioni



-  Cultura e risorse a Genova.
    Appunti per la nuova
    Amministrazione


-  La città della cultura
    dal programma di Marco Doria


-  Cultura e sapere: i giovani,
    il futuro
    dal programma di Enrico Musso


-  Per una nuova offerta culturale
    e turistica
    dal programma di Pierluigi Vinai


-  L'Accademia vende i quadri

-  Appello in difesa del Museo
    dell'Accademia Ligustica


-  Ligustica: casse vuote
    e stipendi a rischio


-  Christian Lebrat
    da Martini & Ronchetti


-  Sotto la buona stella
    Rosa Leonardi:
    40 anni di ricerche
    dall'astrattismo alla video arte


-  L'assenza di Klein
    una mostra inesistente al Ducale


-  In astratto
    dalla Liguria a Londra


-  Vita di Giorgio Labò
    di Piero Boragina


-  Fluxus in Italia
    a cura di Caterina Gualco


-  Martino Oberto:
    il segno irraggiungibile




 

PER UNA NUOVA OFFERTA CULTURALE E TURISTICA

dal programma di Pierluigi Vinai


Riordino amministrativo
Occorre semplificare il sistema delle competenze attraverso un accentramento delle funzioni con specifiche conoscenze alla cultura e alla promozione della città.
Il compito dell’Amministrazione deve essere quello di valorizzare le istituzioni culturali locali favorendone il coordinamento e la sinergia attraverso la collaborazione pubblico/privato.
Occorre razionalizzare l’offerta museale migliorandone la promozione e l’integrazione. I musei, insieme al teatro Carlo Felice, devono essere protagonisti di un'efficace offerta del “prodotto turistico di Genova”.

Per una nuova offerta culturale e turistica
Il contesto generale dell’offerta turistica deve rispondere a determinati criteri di qualità nei servizi (trasporti, mobilità urbana e parcheggi), nel decoro urbano, nella sicurezza, nell’assistenza ai visitatori.
A questi fattori generali deve essere affiancata la messa a sistema di una “tipicità” diffusa, come ad esempio la costruzione di un sistema integrato che coinvolga gli operatori di settore (albergatori, ristoratori, commercianti) e la revisione della stessa segnaletica turistica spesso insufficiente e confusa.
Fino a oggi infatti nonostante l’importante trasformazione di Genova l’Acquario è rimasto l’unico vero polo di attrazione turistica.
Genova ha molte risorse culturali sottovalutate, come i Rolli, le ville del genovesato, i parchi urbani e le aree verdi periurbane, che sicuramente vanno messe a regime attraverso organici piani d’intervento. Da anni si parla del recupero della cerchia dei Forti, per i quali ad oggi sono stati spese molte risorse per poi abbandonarli di nuovo al degrado. E’ inutile proporre al turismo la “grande muraglia” genovese, senza un adeguato trasporto pubblico, perciò pensiamo al prolungamento della cremagliera di Granarolo verso i Forti Begato e Sperone anche come attrattiva turistica.
Occorre insistere per “conquistare” il turista e condurlo anche alla Genova del turismo storicoculturale, aumentando il suo tempo medio di permanenza.

Il turismo della cultura. Genova ancora alla ricerca di un “brand”
Genova ha bisogno di un “brand” in questo momento in cui nonostante la crisi mondiale si stanno aprendo nuovi mercati turistici internazionali. Il brand turistico culturale di una città deve essere un fattore immediatamente percepito dal turista, Genova non offre una percezione chiara come accade per l'arte a Firenze o per l'incanto lagunare di Venezia.
Il turismo culturale a Genova trova nell’asse “Palazzo Ducale - via Garibaldi - Cattedrale” il suo perno, ma va promossa tutta la città antica, il turista deve venire a Genova cosciente di introdursi nel più grande centro medievale del mondo.
Sono necessarie più attrattive “forti” della città, e noi le abbiamo: la storia, la cultura musicale e la tradizione alimentare hanno dato alla nostra città:

- Genova capitale del Medioevo:
abbiamo il più grande centro medievale del mondo che va rimesso in luce e visitato: siamo in un tempo di grande riscoperta di questo periodo storico e artistico, la domanda esiste e noi dobbiamo intercettarla. Ci attiveremo in sede nazionale ed europea per accedere ai finanziamenti che possono rivalutare un così grande patrimonio storico e architettonico. Cercheremo sinergie con l'Acquario e con gli operatori dell'area congressuale e diportistica per incentivare le visite dei turisti attraverso i percorsi della Genova medievale.

- Genova città di De André:
il grande cantautore, tra i più popolari nella storia musicale contemporanea, ci ha lasciato una poesia senza tempo nella quale Genova è presente con immagini che hanno affascinato milioni di persone. Dopo la mostra al Ducale poco è stato fatto nel nome di De André. Esposizioni permanenti, percorsi urbani e valorizzazione della scuola musicale genovese sono la traccia da seguire per accrescere presenza turistica e cultura in un circolo virtuoso.

- Genova città del Pesto:
secondo dati recenti il Pesto è oggi la salsa più conosciuta al mondo. Il campionato mondiale del Pesto a Genova ha ottenuto in pochi anni un grande successo internazionale. Dobbiamo rendere permanente l'attrattiva di questa eccellenza culinaria e agricola genovese a partire da Prà, impegnandoci per la crescita del “Parco del basilico” e, attraverso una forte strategia di promozione, attirare quel turismo globale sempre alla ricerca della buona cucina italiana. Il Pesto può essere poi il traino della tradizione culinaria tradizionale genovese non ancora conosciuta come merita.
Intanto occorre subito coordinare al meglio sedi e tempi di manifestazioni, incrementando e valorizzando le occasioni in cui convergono spettacoli, mercati tipici, esibizioni sportive nei contesti urbani.
Dalla sinergia del privato e del pubblico può nascere finalmente a Genova il “Distretto del Turismo Culturale”.